Commissario Straordinario Ricostruzione; abbiamo un problema!

 

La risposta all’interpello n. 909-508/2024 della Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate dell’Emilia-Romagna, benché ancora non pubblicata, “chiarisce” che, per accedere al Sismabonus rafforzato (110%), è necessario rispettare il principio di incpomatibilità con i contributi pubblici per la ricostruzione.
Questo principio deriva dal comma 4-ter dell’art. 119 del DL 34/2020, che stabilisce che:
• Il Sismabonus rafforzato è incompatibile con qualsiasi contributo pubblico per la ricostruzione.
• Tuttavia, è possibile accedere al Sismabonus se il proprietario rinuncia formalmente al contributo pubblico.
Ma qual è il problema con il cratere del Sisma del Molise 2018?
Nel contesto del cratere sismico del Molise 2018, dove il termine per presentare la domanda di contributo (o la rinuncia) era fissato al 31 dicembre 2022 (prorogato al 30 giugno 2023), si pone il seguente problema: “se il proprietario non ha presentato né domanda né rinuncia, non vi è una base giuridica per accedere al Sismabonus rafforzato. Questo perché il mancato adempimento lascia un’incertezza normativa sullo stato del rapporto tra l’immobile e il contributo pubblico.”

Differenza di coordinamento regionale tra contributi pubblici e Superbonus

Le condizioni per accedere al Sismabonus rafforzato (110%) variano:
• Centro Italia 2016: la rinuncia al contributo pubblico è obbligatoria, ma la normativa ha concesso ampie proroghe per permettere ai contribuenti di scegliere tra ricostruzione pubblica e bonus fiscale.
• Emilia 2012: la normativa consente il cumulo parziale in alcuni casi, per interventi non coperti dal contributo pubblico.
• Molise 2018: il mancato rispetto dei termini per la rinuncia blocca completamente l’accesso al Sismabonus, creando un limite più rigido rispetto ad altre regioni.

Differenze geografiche e impatti sul patrimonio

Centro Italia: coinvolge una grande quantità di edifici con un impatto economicamente molto esteso, benchè presenti maggiori proroghe e deroghe per l’accesso
Molise 2018: evento sismico più localizzato, con un numero inferiore di edifici coinvolti, ma con una normativa meno flessibile.
Il cratere del Molise 2018 presenta una gestione più rigida rispetto a quelli del Centro Italia o dell’Emilia, soprattutto per quanto riguarda:
• 𝐋𝐚 𝐦𝐚𝐧𝐜𝐚𝐭𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐫𝐨𝐠𝐚 𝐝𝐞𝐢 𝐭𝐞𝐫𝐦𝐢𝐧𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐫𝐢𝐧𝐮𝐧𝐜𝐢𝐚 𝐚𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐢𝐛𝐮𝐭𝐢 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐢;
(𝐞̀ 𝐚𝐮𝐬𝐩𝐢𝐜𝐚𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐥’𝐢𝐦𝐩𝐥𝐞𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐩𝐨𝐬𝐭𝐢𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐚𝐝 𝐞𝐬𝐞𝐦𝐩𝐢𝐨 𝐜𝐢𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐧𝐞𝐥𝐥’𝐎𝐫𝐝𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐂𝐨𝐦𝐦𝐢𝐬𝐬𝐚𝐫𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐧. 𝟏𝟒𝟐\𝟐𝟎𝟐𝟑 𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚 𝐂𝐞𝐧𝐭𝐫𝐚𝐥𝐞 𝐒𝐢𝐬𝐦𝐚 𝟐𝟎𝟏𝟔 𝐩𝐚𝐠.𝟐𝟎 “𝐞̀ 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐢𝐧𝐭𝐫𝐨𝐝𝐨𝐭𝐭𝐚 𝐥𝐚 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐢 𝐭𝐫𝐚𝐬𝐦𝐞𝐭𝐭𝐞𝐫𝐞 𝐚𝐥𝐥’𝐔𝐒𝐑 𝐝𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐨𝐠𝐠𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐥𝐞𝐠𝐢𝐭𝐭𝐢𝐦𝐚𝐭𝐨, 𝐥𝐚 𝐫𝐞𝐯𝐨𝐜𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐝𝐢𝐜𝐡𝐢𝐚𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐫𝐢𝐧𝐮𝐧𝐜𝐢𝐚 𝐚𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐢𝐛𝐮𝐭𝐨 𝐢𝐧 𝐟𝐚𝐯𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐚𝐠𝐞𝐯𝐨𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐟𝐢𝐬𝐜𝐚𝐥𝐞 𝐜.𝐝 𝐒𝐮𝐩𝐞𝐫𝐛𝐨𝐧𝐮𝐬 𝐫𝐚𝐟𝐟𝐨𝐫𝐳𝐚𝐭𝐨”)
• La mancanza di deroghe o flessibilità nell’applicazione del Superbonus 110%.
Queste differenze rendono l’accesso al Sismabonus ancora più complesso nel caso del Molise, richiedendo maggiore attenzione alla conformità normativa.

Conclusioni, ad oggi:

Per accedere al Sismabonus rafforzato in Molise:
• È essenziale aver formalizzato la rinuncia al contributo pubblico entro i termini (30 giugno 2023)
       – tanti/troppi/quasi tutti non hanno fatto istanza di accesso ai contributi regionali, è necessario riaprire i termini
       – riaprire i termini ci permetterà anche di rinunciare al contributo, permettendo a chi ne ha la possibilità, di accedere al SISMABONUS RAFFORZATO.
• In assenza di questa rinuncia, la compatibilità con il Sismabonus non è riconosciuta, in linea con la normativa e le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate.
Noi sicuramente presenteremo istanza di interpello o richiesta di chiarimento presso l’Agenzia delle Entrate locale per verificare eventuali soluzioni specifiche, nella speranza di sciogliere quest’ennesimo cavillo burocratico che potrebbe permettere fattivamente a parte di questo territorio di affrontare interventi di adeguamento sismico altrimenti assolutamente insostenibili.